I cronografi Rolex, sogno dei collezionisti, nascono intorno alla metà degli anni 30 e si evolvono per arrivare, nel 1963, a quelli che a oggi sono i modelli collezionisticamente ricercati, i Cosmograph Daytona. Il termine rimanda all’eccezione del nome stesso “descrittore dell’universo”, inteso come oggetto in grado di scandire in maniera eccellente le grandi scoperte di quei tempi. Rolex inoltre ha sempre legato il suo nome alla velocità e alla spiaggia di Daytona, sulla cui pista omonima si svolgeva la storica gara di 24 ore, già allora sponsorizzata dalla casa ginevrina.

La scala tachimetrica riporta l’indicazione massima 400 unità/tempo; il quadrante, incentrato sul contrasto fra i contatori grigi e il fondo bianco, riporta la scritta “Daytona” inizialmente per i soli orologi destinati al mercato americano, poi estesa all’intera produzione. L’ orologio è dotato di un movimento Rolex calibro 4130, che permette una ricarica automatica grazie ad un rotore bidirezionale e una ricarica manuale tramite la corona a vite. La funzione cronografica è regolata da due pulsanti a vite posizionati ad ore 2 e ad ore 4, tramite i quali è possibile azionare, stoppare e riazzerare il cronografo.

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